Ansia da prestazione sportiva

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Non riesco mai ad esprimermi in gara come faccio in allenamento. Prima di partire vado in panico, le gambe mi tremano e sembra di essere n un’atmosfera ovattata. Se riuscissi a fare le stesse prestazioni che faccio in allenamento….

Se queste espressioni ti sembrassero famigliari allora potresti avere una cattiva gestione delle emozioni, l’ansia da prestazione prima di tutto. E’ il momento di cambiare!!!

Il peggior nemico per la nostra prestazione è la cattiva gestione delle emozioni, in gergo l’ansia da prestazione. Sfatiamo subito un dubbio, tutti hanno ansia da prestazione, prima di ogni gara è evidente sui volti di tutti i partecipanti. Non avere emozioni prima di un evento vuol dire non sentire niente nei confronti di quello che stiamo per fare.

La gestione delle stesse emozioni fa la differenza tra i vari atleti, anche di prestazione. Ci sono persone che rimuginano già giorni prima della gara ed arrivano alla gara scarichi e paurosi, ricordiamo che il cervello è l’organo che consuma più energie di tutti, stare sempre a rimuginare sull’evento che si terrà qualche giorno o settimana dopo è il modo più facile per arrivare scarichi, privi di energie ed alimentando la parte negativa dei nostri pensieri. Molti, guarda caso i più prestativi, arrivano alla gara rimuginando solo poche ore prima. Pochissimi riescono a trasformare queste sensazioni in positività e canalizzare il tutto in entusiasmo per quello che si sta andando a fare, sicuramente sono quegli atleti che in gara rendono meglio che in allenamento.

Personalmente le ho passate tutte queste fasi, agli inizi della mia carriera atletica la partenza del nuoto in un triathlon era un incubo, puntualmente mi fermavo dopo 100mt perché incapace di respirare, ero in apnea, non riuscivo a mettere la testa sott’acqua e mi assaliva il panico. Il mio rammarico era che in allenamento facevo molto bene a nuoto ma in gara uscivo in una posizione non adeguata alle mie capacità e compromettevo il risultato finale. Oggi sono riuscito a trasformare quelle emozioni in una carica aggiuntiva alle mie prestazioni, sono eccitato ed entusiasta di gareggiare. Riesco finalmente a rendere bene, quasi sempre a fare performance migliori di quelle che faccio in allenamento. Certo non sono all’altezza di vincere le gare, qualche soddisfazione nelle classifiche di categoria. Però ho sempre la certezza di aver reso quello che valgo, anzi un po di più.

Non è stato facile ma alcune tecniche mi hanno aiutato, una di queste è il monitoraggio della HRV (Variabilità Cardiaca) e controllo della stessa tramite il respiro. La pratica costante ed il miglioramento di queste tecniche mi hanno permesso di risolvere questo fastidioso problema, ora l’ansia da prestazione è sempre la stessa, ma riesco a gestirla ed a trasformarla in carica positiva.

#3 DIVENTARE IRONMAN

Siamo diventati connessi ed operativi, il software mi ha dato alcune indicazioni su cosa faceva Valerio in precedenza. Il controllo che ho fatto è stato

#2 DIVENTARE IRONMAN

Definiti gli obiettivi, pianificato le attività da svolgere, siamo passati alla gestione dei dati. Abbiamo installato e impostato le varie app e software che utilizzo