#2 DIVENTARE IRONMAN

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Definiti gli obiettivi, pianificato le attività da svolgere, siamo passati alla gestione dei dati. Abbiamo installato e impostato le varie app e software che utilizzo per essere sempre connessi, trasferire gli allenamenti e ricevere i dati degli allenamenti svolti è determinante per un percorso di miglioramento. Io uso in questo momento un software, si chiama intervals.icu, è completo e mi permette di assistere un atleta a distanza come se fossi sempre in presenza. Sono in contatto con lo sviluppatore del software e in alcuni casi mi ha cambiato e personalizzato lo stesso software.

Ho ancora oggi informazioni su altri colleghi che usano ancora i fogli Excel o file pdf, non voglio dire che i software sono l’unico metodo, nemmeno ho la presunzione di affermare che i miei metodi sono i migliori o gli unici, però mi chiedo come fanno a monitorare l’andamento della performance dell’atleta?. Dispensare allenamenti è l’ultima attività da svolgere, non dico che è la meno importante, ma non ha senso mandare allenamenti senza conoscere come gli stessi allenamenti si svolgono e come stanno migliorando l’atleta. Credo anche che non sia possibile personalizzare gli allenamenti per ogni atleta senza la tecnologia.

Con il mio software invio gli allenamenti settimanali, difficilmente mando più di una settimana alla volta, proprio perché prima di inviare una serie di allenamenti voglio controllare che quelli fatti abbiano raggiunto l’obiettivo che avevo in mente. Nel caso così non fosse apporterei delle modifiche immediate, verificare e aggiustare dopo un mese sarebbe troppo tardi. Con Valerio, ma con tutti i miei atleti, abbiamo anche un continuo feedback sia strumentale sia personale. Quando noto delle possibili criticità contatto l’atleta per un suo feedback; così come l’atleta quando non si sente in linea con quello proposto mi contatta subito. Ricordo un giorno in cui Valerio mi contattò dopo un allenamento e mi diceva di non riuscire a spingere come avrebbe voluto, mi chiedeva se era il caso di rallentare. Io controllai tutti i parametri (che spiegherò più in là) e verificai che era solo una sua sensazione, infatti nel week end successivo fece degli allenamenti ottimi senza problemi. Senza questi supporti sarebbe difficile prendere decisioni, si andrebbe dietro alle sensazioni del momento, in questo caso specifico avremmo sbagliato perché avremmo preso decisioni solo sulla base di una sensazione giornaliera di Valerio.

Questo è quello che trasferisco all’atleta ogni settimana, ovviamente se ci sono cambiamenti, interveniamo nel cambiare qualche sequenza temporale.

Le prime verifiche che faccio è controllare come è stato svolto l’allenamento. Non mi fido mai delle medie perché possono ingannare. Io personalmente non spengo mai l’orologio e registra anche i tempi fermi quando bevo o mi fermo per una pipì (capita anche questo) e se vedessi la media dell’allenamento sarebbe molto più bassa di quella reale, inoltre quando gli allenamenti sono strutturati verifico ogni step dell’allenamento per vedere se è stato rispettato il parametro proposto.

Mi sono creato una serie di pagine per ogni allenamento che mi permette di controllare tutto, sezionando anche i dati per Time line, Watt, Passo, HR, Step. Il software mi permette di fare di tutto, come ora vi farò vedere.

Per ogni allenamento posso ricavare tanti di quei dati che non mi sfugge niente, vedo anche cose che l’atleta non può vedere. Questo grafico è un Time Line dell’intero allenamento. E’ un riepilogo generale di tutto l’allenamento, ma potrebbe non essere sufficiente.

In questo caso vado a controllare tutto in base ai watt sprigionati nell’allenamento dall’atleta.

Controllo anche la risposta interna con l’analisi della Frequenza cardiaca.

Non dimentico di controllare anche il passo se si tratta di corsa o nuoto.

Infine posso andare a vedere ogni step dell’esercizio, soprattutto se è intervallato. Come nel case del nuoto, per esempio, potrebbe non servirmi sapere quanto fa sui 100mt in piscina ma controllare ogni 25mt cosa ha fatto, in modo da verificare alcune sue caratteristiche di resistenza. Così come nella corsa o bici.

In ogni caso posso sapere tutto quello che succede all’atleta durante l’allenamento, senza di questi dati non riuscirei a dare consigli su cosa migliorare o rinforzare, parto sempre dal presupposto che in questo modo sbaglio di meno. In questo post mi limito a far vedere solo i dati dell’allenamento che posso verificare, però è solo la punta dell’iceberg. Da questi dati si ricavano una serie di dati fisiologici, come il peso, sonno, variabilità cardiaca, carico interno, carico esterno, sforzo percepito, efficienza aerobica, run/bike/swim economy, etc. questi altri dati ve li mostrerò in seguito. Cercherò anche di dare una breve spiegazione su cosa sono e come utilizzarli, anche in questi grafici c’è tanta roba da spiegare, col tempo lo farò. Seguitemi e nel caso avete domande o richiesta di informazioni scrivetemi sul post oppure in privato sui miei contatti.

Una vecchia pubblicità diceva la potenza è nulla senza il controllo.

Credo che sia corretta per il mio metodo di controllo, non stancatevi mai di controllare tutti i dati e prendete decisioni solo in base a quello che i numeri vi dicono, solo un coach preparato che capisce questi dati e sa cosa farne, non coinvolto emotivamente durante l’allenamento può essere lucido e distaccato per prendere le giuste decisioni.

Altro suggerimento per chiudere questo post è:

2. Sfruttate la tecnologia

#3 DIVENTARE IRONMAN

Siamo diventati connessi ed operativi, il software mi ha dato alcune indicazioni su cosa faceva Valerio in precedenza. Il controllo che ho fatto è stato

#1 Diventare IronMan

+ Diventare un triatleta e poi un IronMan è il sogno di ogni atleta di endurance che sa nuotare, pedalare e correre. È stato il